Effetti di Tolvaptan nei pazienti con grave malattia renale cronica complicata da insufficienza cardiaca congestizia


Tolvaptan ( Samsca ), un diuretico con un nuovo meccanismo di azione, si lega selettivamente al recettore V2 della vasopressina e inibisce il riassorbimento di acqua.
Il suo effetto sullo scompenso cardiaco è provato, ma il suo beneficio per i pazienti con malattia renale cronica non è stato ben definito.
Uno studio ha esaminato l'effetto di Tolvaptan nei pazienti con grave insufficienza renale cronica.

Sono stati analizzati i pazienti con malattia renale cronica di stadio 4 o superiore che hanno presentato insufficienza cardiaca congestizia che era resistente ai diuretici esistenti.
Ai pazienti è stata somministrata una dose iniziale di Tolvaptan di 7.5 mg/die.

Il principale endpoint di efficacia era rappresentato dal volume delle urine e dall’osmolarità urinaria.
E’stata registrata la clearance dell'acqua libera, la osmolarità sierica, il livello di creatininemia, e gli eventi avversi.

Non c’è stato alcun caso di ipernatriemia clinicamente significativo.

Il volume delle urine è aumentato significativamente ( P inferiore a 0.0001 ), come l’osmolarità delle urine ( P=0.0053 ).

La clearance dell'acqua libera ha mostrato una tendenza ad aumentare, anche se la differenza non è risultata statisticamente significativa.

Il livello di creatininemia non è cambiato significativamente, e non c'è stato alcun chiaro effetto sulla funzione renale.
Tuttavia, nei pazienti con malattia renale cronica di stadio 5, il livello di creatinina sierica è diminuito significativamente ( n=5 , P=0.0435 ).

Non sono stati riscontrati eventi avversi.

Dallo studio è emerso che Tolvaptan ha un effetto diuretico nei pazienti affetti sia da grave nefropatia sia da insufficienza cardiaca congestizia, senza causare né ipernatriemia clinicamente significativa nè un effetto negativo sulla funzione renale.
Tolvaptan è un diuretico efficace per i pazienti con insufficienza renale cronica. ( Xagena2013 )

Otsuka T et al, Clin Exp Nephrol 2013; 17: 834-838

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